Ciao a tutti scusate se commetterò degli errori ma è la mia prima volta che invio un messaggio ma sono talmente arrabbiata che dolevo che in molti sapessere a cosa sto andando in contro per cercare un medico competente.
Non so neanche da dove o come iniziare ad esporre il mio caso perché sono talmente inorridita che trovare l’inizio del racconto è veramente difficile ma voglio e devo in ogni caso far sapere che tipo di assistenza c’è presso la ASL 2 di Torino.
Mi trovo in un momento particolare della mia vita, ho 35 anni, due meravigliosi bambini, e un marito che è molto presente, ma il mio fisico anzi la mia mente in questo momento è un po’ scoordinata, così dopo giornate di pianti e notte insonne ho deciso di intraprendere la strada per una terapia psicologica perché contraria alla somministrazione di farmaci.
Così mi sono informata presso il consultorio famigliare di zona Via Monte Ortigara, dove ci sono veramente delle persone eccezionali che seguono con passione i loro pazienti, che mi hanno consigliato di prendere appuntamento presso l’Ospedale Martini con la psicologa che presta servizio presso quella sede, precisamente la Dott.ssa .........
Ho provveduto a prendere appuntamento e ci sono anche andata …………….AIUTO……!!!!!!!
MA E’ UNA PSICOLOGA OPPURE HO AVUTO UN INCONTRO CON UN’ALTRA PAZIENTE?????
Per prima cosa, non si è né presentata né ha chiesto chi fossi io, c’è stato lungo silenzio dopodiché io ho chiesto “EHHHH BEHHH?” lei ha risposto “Lei è venuta dalla psicologa; lei vuole parlare; lei ha bisogno di me; non devo mica parlare io”
Praticamente con un inizio così penso che almeno l’80% dei pazienti si sarebbero alzati e sarebbero andati via, ma io siccome voglio curarmi sono rimasta.
Abbiamo proseguito l’incontro, e dicendo che ultimamente mi sento nervosa, che non lo sono mai stata neanche con i miei figli, allora lei mi chiede “Ha già picchiato i bambini?” rispondo “Assolutamente NO non è nelle mie intenzioni, non ho mai pensato di farlo, non è nella mia educazione alzare le mani adoro i miei figli e mai li picchierò” lei di tutta risposta con la freddezza glaciale di una emerita str… mi guarda e dice “ beh non gli ha ancora picchiati ” ma che dottoressa ho incontrato?????????????????
Nonostante tutto sono rimasta ancora li seduta per sentirmi ancora dire a fine seduta “Adesso decida lei cosa vuole fare” io stranita domando “cosa vuol dire, pensavo di essere andata dalla psicologa e che fosse lei quantomeno a consigliarmi cosa fare” lei allora mi risponde “ se vuole può andare dal suo medico della mutua che sarà lui a consigliarla, oppure può fare una cura di antidepressivi, ma se proprio ritiene opportuno possiamo fissare un appuntamento ”
Io devo ritenere opportuno cosa fare! Ma non sono io la paziente? Mi domando dentro di me! Non dovrebbe essere lei a dirmi cosa fare?
Niente da fare da vera masochista ho fissato un appuntamento.
Beh siccome la Dott.ssa ...... lo addirittura sognata, ho coinvolto il mio medico della mutua, gli ho parlato di lei ed è rimasto anche lui un esterrefatto, così non avendo il coraggio di affrontarla disdico l’appuntamento.
Preciso ancora per rendere meglio l’idea di che terapista in gamba ho conosciuto che la dott.ssa senza sapere la gravità della mia psiche non si è interessa se avevo bisogno solo di cambiare data, se avevo pensato di andare da un'altra parte o se avevo iniziato la famosa cura di farmaci NON MI HA CHIESTO PROPRIO NIENTE ha solo detto VA BENE BUON GIORNO.
Così è ricominciata la mia storia, mi rivolgo di nuovo al consultorio e mi viene consigliato di andare in Via Spalato presso il C.S.M. che è sempre della ASL 2 di Torino.
Vengo accolta da 2 infermieri, così si classificano, compilano la scheda con i miei dati, ovviamente preciso che sono nel REPARTO PRIMA ACCOGLIENZA PER INCONTRI CON PSICOLOGI, e non per cambiare acconciatura o a farmi la manicure, compilano anche il foglio per il pagamento del ticket, e attenzione alla fine della compilazione la donna esordisce dicendomi che attualmente non ce lo psicologo perché l’unico che c’era, è andato in pensione e non è stato ancora sostituito, che ci sono solo dei tirocinanti, che rischierei di fare ogni seduta con una persona diversa e che essendo appunto tirocinanti non sono in grado di svolgere la loro mansione in modo corretto, ( precisa che neanche lei si metterebbe in cura da loro).
LA SOLUZIONE PERO’ CE L’HANNO.
In alternativa se voglio curarmi in modo decente e fare incontri sempre con lo stesso specialista loro conoscono un centro con delle persone molto in gamba e che hanno dei prezzi economici.
Il prezzo al consultorio sarebbe stato di circa Euro 20.00 mentre nel centro a detta sua da un minimo di Euro 30.00 per raggiungere un massimo Euro 50.00.
Durante la compilazione dei moduli e alla splendida presentazione di questo pseudo centro non voglio commentare il linguaggio scurrile con cui la signora si esprimeva, ma ancor peggio si è permessa di dirmi una castronata terribile “ intanto lei non è poi così grave, mica a mai pensato di uccidersi, se non c’è subito posto per un appuntamento può attendere“
Allora questa è una PSICOLOGA, ma questa che ne sa di me!
Ma bisogna arrivare a dei gesti insulsi per essere seguita dall’ASL?
Comunque continuando con il racconto, la persona che mi sta parlando, chiama una collega che collabora in questo famoso centro così splendidamente presentato, e la stessa mi dice di passare nella stanza a fianco che così mi darà il numero di telefono.
Così avendo capito che, ovviamente non volevo passare da un medico all’altro, lei abbrevia il colloquio, mi liquida velocemente, strappa la pratica con i miei dati, e mi manda dalla collega e adesso cosa succede…………… MI INNORIDISCO DEFINITIVAMENTE.
La collega non era altro che una PSICOLOGA CON INDIRIZZO CLINICO (così c’è scritto nel suo biglietto da visita) che mi dice che se voglio fissare un appuntamento presso il centro c’è da aspettare “ sa dipende dai casi gravi che ci sono”, mentre se fisso un appuntamento con lei posso andare subito con gli orari che voglio io e che intanto il suo tariffario si aggira circa a Euro 40.00 non molto di più che il ticket dell’ASL.
Non è schifoso quello che mi è successo, non c’è nulla da stupirci quando sentiamo di donne che commettono cose orrende NON ESISTE MODO DI ESSERE CURATE E SEGUITE SE NON SEMPRE E SOLO CON IL PORTAFOGLIO PIENO.
Il mio portafoglio non è pieno, e pensavo essendo disoccupata di poter pretendere di essere curata a mezzo della sanità nazionale che ho pagato per tanti anni in cui ho lavorato e che mio marito tutt’ora paga.
NON E’ UN MIO DIRITTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Grazie infinite per avermi ascoltato, e comunque preciso che non mi arrendo troverò il modo di essere seguita in maniera decente, per me e per la felicità di tutta la mia famiglia che mi ama e che io amo più della mia vita.
Grazie anche a chi saprà consigliarmi su cosa devo fare
UN SALUTO A TUTTI